giovedì 12 maggio 2011

Il mio intervento all'incontro pubblico con gli abitanti di Contrada Cesine

In questo quartiere che negli ultimi anni è stato STUPRATO, VIOLENTATO, TORTURATO, MALTRATTATO sotto tutti i punti di vista e soprattutto è stato abbandonato a se stesso e alle sue disgrazie, non riesco, in tutto cuore, a parlare di programmi…

In questo quartiere che è il segno evidente e la dimostrazione vivente degli interessi personali di alcuni che vanno a totale danno del bene della comunità, il mio invito è uno solo:

LIBERIAMOCI UNA VOLTA E PER SEMPRE DI CHI CI STA PORTANDO ALL’INVOLUZIONE PIU’ TOTALE !


E’ il momento amici miei, di affrancarci tutti insieme dalla cappa di omertà e paura che la combriccola del candidato Ricci e del suo sponsor Mario Pepe artatamente hanno creato, una cappa che pesa come un macigno, una cappa che loro stessi ci mettono sulla testa come se fosse la lama di una ghigliottina ogni volta che bussano alle vostre porte ed entrano nelle vostre case, senza alcun rispetto e usando metodi al limite della legalità.

Pressioni di ogni tipo esercitate con BUGIE,VELATE MINACCE e creando nei cittadini, soprattutto nei più anziani, confusione e disinformazione.

Eppure vorrei sapere con quale faccia vengono qua a fare i giri porta a porta se sono proprio loro quelli che questo quartiere se lo sono girato e rigirato come un calzino venendo incontro solo alle necessita loro e dei loro compari: strade corredate da rete fognaria, illuminazione pubblica, asfaltate e con tanto di targa col nome (frutto della finanza creativa del sindaco Nardone) da una parte e dall'altra, invece, strade senza illuminazione pubblica, senza nome e assolutamente non curate e addirittura in qualche caso nemmeno risultanti dal catasto!

Se sono proprio loro i repsonsabili di scempi come ad es.l'incendio del capannone di Barletta di cui ancora non ci è dato sapere se e quanti rifiuti tossici ha lasciato e lascia sul territorio e soprattutto non ci è dato di sapere come e quando questo territorio sarà bonificato.

Se sono proprio loro i responsabili delle famose intercettazioni telefoniche relative al malaffare e alla connivenza tra amministrazione comunale e pseudo imprenditori locali, intercettazioni di cui è giusto si occupi la magistratura.

Con questi sentimenti nel cuore, ho difficoltà a parlarvi, tuttavia non posso non invitarvi a fare come ha fatto non troppi anni fa Peppino impastato, di cui proprio ieri ricorreva l'anniversario della morte, non posso non invitarvi a fare come faceva lui, a non farsi passare la mosca sotto il naso e a parlare, sempre, a dire sempre le cose come stanno.

E il miglior mezzo per dire le cose come stanno è esprimere un voto rivoluzionario, un voto in nome di una vera e profonda rivoluzione culturale.
Perciò, amici miei, quando il 15 e 16 maggio vi recherete nella cabina elettorale votate secondo il vostro cuore, cotate contro gli abusi e i soprusi, votate Nuova San Giorgio.

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