sabato 14 maggio 2011

Il mio intervento che ha infiammato la piazza durante il comizio di chiusura della campagna elettorale di Nuova San Giorgio

Care amiche e cari amici, permettetemi prima di ogni altra riflessione, di ringraziarvi della vostra presenza numerosa qui questa sera.

Voglio ringraziare singolarmente ognuno di voi, perché con la sola vostra presenza qui non solo mi date e ci date una grande dimostrazione di stima e di sostegno ma ci date la possibilità di dimostrare sul campo e coi fatti, coi fatti veri, la veridicità di una delle mie convinzioni più importanti ovvero che non è il 99% della gente omologata al pensiero distorto del malaffare politico e amministrativo che cambierà San Giorgio del Sannio ma quell’1 % che cambia la propria vita e ne dà testimonianza.

Noi tutti quanti stasera siamo la testimonianza vera, siamo la prova provata di una San Giorgio che vuole cambiare e che sta cambiando, di una San Giorgio che ha un sogno, che sta lottando in prima persona per concretizzarlo e che questo sogno lo sta realizzando: e il sogno è il cambiamento e il cambiamento ha come condicio sine qua non, come prerequisito per la sua realizzazione il MANDARE DEFINITIVAMENTE A CASA QUESTA BANDA DI MASNADIERI, ASSERVITI AL BARONE DI TURNO che da più di 20 anni ci tormentano con una visione distorta della politica amministrativa, ci tormentano con le loro promesse che rimangono costantemente irrealizzate, ci tormentano con le loro bugie, menzogne e falsità.


Una fra tutte: il sindaco uscente Giorgio Nardone ieri sera in piazza Risorgimento era talmente in preda ad un furore promozionale per la sua amministrazione uscente che ha dichiarato ad alta voce che il Comune ha un attivo di oltre 800.000 euro…ebbene, questa cifra, molto sostenuta devo dire, è da molto tempo, da mesi, un po’ nelle orecchie di tutti qui a San Giorgio, questi 800.000 euro rimbalzano da mesi sulle bocche del gossip sangiorgese e nessuno sa da dove vengono e, soprattutto dove vadano…allora io mi chiedo, e credo che la mia domanda sia legittima, ma questi soldi, se sono soldi che derivano dal bilancio attivo del comune, perché non sono stati reinvestiti per opere a favore della comunità e sono invece rimaste a dormire in una banca?

Se questi signori non sono nemmeno capaci di gestire un utile, ma cosa ci stanno a fare sul Comune, ci stanno solo per fare danni ai cittadini?

Noi cittadini sangiorgesi non li vogliamo e per questo li stiamo mandando a casa, e mandandoli a casa adesso facciamo loro pure un favore, perché magari gli evitiamo che, come è successo l’altro ieri a Montesarchio, possa accadere che venga qualcun altro a prenderli per portarli in un’altra casa che non è certo la Casa Comunale!!!

Insisto su questo concetto, consentitemelo, perché sono certa che tutti insieme torneremo già domani a vivere da uomini liberi perché la nostra rivoluzione culturale oggi si sta già realizzando.


Voi e noi abbiamo iniziato un cammino che ci vede uniti negli intenti sociali, amministrativi, culturali e gestionali un cammino le cui parole di riferimento sono: PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, LEGALITA’, BENE COMUNE.

E queste parole chiave, amici miei, PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, LEGALITA’, BENE COMUNE, non hanno colore politico, si inseriscono in quei valori umani e sociali che fanno parte dell’Umanità. E l’Umanità non è soggetta a spartizioni di potere politico. L’Umanità è un patrimonio di tutti, accessibile a tutti, prerogativa di tutti, purché ciascuno se ne senta responsabile, fortemente responsabile. Responsabile di essere Uomo o Donna: il sesso non conta, conta la dignità che è insita nell’essere “umano”.



L’amministrazione di un comune non deve essere una coalizione partitica, anche se - è chiaro - ognuno ha la sua ideologia politica. Il bene comune non è prerogativa di un partito, anche se - è chiaro - ciascuno è tentato di far prevalere la propria ideologia politica. Ma il bene comune è al di sopra delle varie ideologie. Casomai, se un’amministrazione è composta da diversi partiti, ciascuno dovrebbe far prevalere il meglio della sua ideologia, al servizio del bene comune ed è quello che noi stiamo facendo e facciamo.

Lasciamo da parte i partiti e teniamoci stretti intorno all’unico comune denominatore che è l’Uomo inteso nel suo essere. Qui risiede il bene comune.


Siamo al traguardo, come fece Abebe Bikila alle olimpiadi di Roma nel 1960 togliamoci le scarpe e corriamo liberi gli ultimi metri che ci separano dal traguardo.Votando e facendo votare convintamene la lista civica Nuova San Giorgio con Giovino Carpenella Sindaco.

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