lunedì 16 maggio 2011

Risultati definitivi

Claudio Ricci è il nuovo sindaco di San Giorgio del Sannio con il 61,94% e 3.914 voti.
Distanziati di molto ci sono Giovino Carpenella con 1.281 voti ed il 20,27% e Maurizio Genito con 1.123 voti ed il 17,77%

Io ho preso 38 voti personali.

Il popolo è sovrano e non è una frase fatta è IL FATTO.
Dall'urna sono usciti i voti ed i numeri.
Ora non dobbiamo nasconderci dietro un dito: la gente, col proprio voto, libero o no che sia, ha voluto questo e questo si terrà per i prossimi 5 anni.

Ora si deve guardare avanti con la consapevolezza dei fatti, guardare agli errori commessi, e sono tanti, e predisporsi a continuare sulla propria strada.

La mia strada è quella della COERENZA innanzitutto...la lotta alla mala politica e alla mala amministrazione, la ricerca di trasparenza amministrativa e di rispetto delle leggi, le leggi che valgono per tutti, sono e saranno sempre al primo posto nella mia vita, personale e associativa.

domenica 15 maggio 2011

La rivolta morale contro la paura, la vergogna e la stupidità

Ai miei amici e concittadini sangiorgesi voglio proporre una lettura che trovo davvero significativa: si tratta di un articolo stupendo di Giuseppe Fava, giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1984, articolo apparso sulla rivista «I Siciliani» nel febbraio del 1983...
tutto da meditare....

Io voglio raccontarvi una storia vera. Un assessore dei passati governi regionali, sicuramente galantuomo e, però non temerario, e perciò quasi sempre tremebondo, talvolta persino inerte nella sua attività di governo, mi confessava la sua intenzione di ritirarsi dalla vita pubblica.Era disfatto dalla paura, anzi da diverse paure che si sovrapponevano l’una all’altra. Paura - da un giorno all’altro - di essere coinvolto in un clamoroso caso di corruzione per una firma distratta. Paura di prendere alcune pistolettate sulla fronte come il povero Mattarella. Paura di fare, di operare politicamente, di prendere iniziative, di effettuare le scelte. E così tremebondo, mi prendeva sottobraccio per spiegarmi meglio: «Sai perché hanno ammazzato Mattarella? Perché era onesto. C’erano mille miliardi da spendere per il risanamento di Palermo. C’era un dilemma, assegnare i giganteschi appalti ai soliti gruppi di potere, che avrebbero divorato almeno metà di quei mille miliardi, oppure per la prima volta nella storia della Sicilia spendere quei soldi veramente per il popolo palermitano. Scelse questa seconda ipotesi. Ma gli altri dettero cinquanta milioni a un anonimo lazzarone, e gli fecero piantare tre proiettili in testa mentre andava alla messa. L’assessore mi trascinava sottobraccio in un angolo ancora più remoto abbassando la voce con un sorriso da moribondo. Tremava come se avesse la febbre. Sussurrava: hanno legalizzato la corruzione! Tu devi prendere un contributo, perché ti spetta, perché ne hai diritto? E chi te lo nega? Però non te lo danno, una volta manca la carta, unavolta undocumento, un’altra volta bisogna rifare la domanda in carta bollata. Alla fine arriva un misterioso suggerimento, o meglio il malcapitato ha una illuminazione: una garbata percentuale sul contributo a chi ha la grazia di scoprire la pratica, toh, guarda dov’era! e portarla sul tavolo competente per le ultime firme. L’assessore cominciò a fare curiosi gesti nell’aria, come se indicasse tutte le direzioni, e contemporaneamente raccogliesse invisibili cose da tutte le parti, denaro, applausi, strizzated’occhio, sorrisi, revolverate, voti, carezze femminili: l’assessore è un uomo quasi maestoso nella corporatura e lento nel gesto e nella parola e tuttavia compiva quella pantomima con una straordinaria levità talché era chiaro che questa corruzione e violenza erano dunque in Sicilia, in ogni apparato, struttura, ufficio, meccanismo. Alla fine l’assessore si colpì dolcemente con l’indice alla tempia e disse: ho qui tante cose fantastiche da fare per la Sicilia e i siciliani, ma per farle debbo accettare che per lo meno il trenta per cento della spesa sia preda dei corrotti e debbo anche saper scegliere esattamente chi sono costoro, non commettere sbagli o sgarri, altrimenti una bella mattina me ne vado a messa con moglie e figli, col mio bell’abito doppiopetto, riverito dai passanti e un giovanotto mi si para dinnanzi: «Onorevole assessore» e io faccio un sorriso benevolo verso lo sconosciuto cittadino «bravo giovane che vuoi?» e quello mi spara tre proiettili in mezzo agli occhi. Eravamo sempre più in mezzo ad una grande folla e l’assessore là, con sorrisi sempre più rabbiosi, finché la gente lo prese in mezzo e lo rapì, ed egli disse qualcosa di stentoreo col pugno levato in alto e ci fu un applauso. Nell’ultimo barlume di sguardo che riuscii a percepire vidi disperazione. Quell’uomo impaurito e felicemi parve il trionfo del nostro fallimento. (Per sua fortuna lo trombarono: è ridiventato un cittadino amabile, sereno, sorridente e inutile). I limiti della tragedia siciliana sono precisi. Viviamo in una terra potenzialmente riccacome nessun’altra poiché haminiere, terra fertilissima, una posizione storica e geografica al centro di tutte le civiltà e di tutte le rotte commerciali, bellezze della natura incomparabili, e talento umano, cioè fantasia, pazienza, sopportazione al dolore, coraggio. Etuttavia da centinaia di anni siamo colpiti e feriti, siamo sempre più poveri, sempre più lontani dall’Europa, vittime di tutte le violenze.Datrent’anni abbiamol’autonomia regionale, una macchina costituzionale per risolvere la nostra tragedia di popolo, risolvere i nostri problemi sociali. Siamo invece immobili, quasi putrefatti dentro i nostri problemi; l’Europa, cioè il livello di civiltà europea si allontana sempre di più. Nella realtà non poteva essere altrimenti: i siciliani hanno espresso una classe politica di gran lunga inferiore alle loro capacità umane e alle necessità storiche. Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro. Così facendo tu emilioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società. Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima emaggiore colpa è tua. Non ti lamentare perciò se il generale comandante della guardia di finanza si fotte duemila miliardi di denaro pubblico, e i massimi finanzieri e ministri, editori, giornalisti, persino il comandante in capo delle forze armate, per avidità di carriera e di lucro, si fanno incastrare da un lazzarone comeGelli in una specie di congiura per impadronirsi delle strade d’Italia, e a Napoli la camorra ha sostituito lo Stato nella pubblica amministrazione. Non ti lagnare amico mio se tutto questo accade, non ne hai il diritto. Il primo lazzarone sei tu e la storia ti paga per quello chemerita la tuamaniera di concepire la politica e quindi la tua stessa dignità! Solo che ora non hai piùmolto tempo. Lo vedi tu stesso quello che ci circonda e assedia: amministratori che divorano, terroristi che avanzano menando strage, l’inflazione che ogni giorno ti rende sempre piùmiserabile, finanzieri che portano il denaro all’estero ed ogni giorno rendono questa tuamiseria più infame, logge segrete come immense piovre in tutti i vertici dello Stato, mafiosi praticamente padroni anche della tua sedia di lavoro, Fanfani che torna capo del governo e punta al Quirinale! La necessità di una rivoltamorale, cioè di trasformare la Sicilia e l’Italia, è diventata una necessità per sopravvivere. Io allora non ti dico per quale partito votare, perché penso che tu abbia avuto almeno la lucidità per fare una tua scelta ideale. Ti dico solo, all’interno di questo partito al quale affidi la tua coscienza di cittadino, di scegliere uomini intelligenti, soprattutto uomini onesti. E se hai coraggio e passione stai tu dentro quel partito a lottare. So quanto sia difficile, poichémanigoldi e ruffiani sono riusciti finora ad emarginare o eliminare gli intelligenti e gli onesti. Ma bisogna tentare, disperatamente, quotidianamente lottare e sperare. Altrimenti ignoranti, ladri e imbecilli ti affonderanno definitivamente nella merda!

sabato 14 maggio 2011

Il video dell'incontro pubblico di Nuova San Giorgio in Contrada Cesine

a partire dal minuto 15, il mio intervento

Il mio intervento che ha infiammato la piazza durante il comizio di chiusura della campagna elettorale di Nuova San Giorgio

Care amiche e cari amici, permettetemi prima di ogni altra riflessione, di ringraziarvi della vostra presenza numerosa qui questa sera.

Voglio ringraziare singolarmente ognuno di voi, perché con la sola vostra presenza qui non solo mi date e ci date una grande dimostrazione di stima e di sostegno ma ci date la possibilità di dimostrare sul campo e coi fatti, coi fatti veri, la veridicità di una delle mie convinzioni più importanti ovvero che non è il 99% della gente omologata al pensiero distorto del malaffare politico e amministrativo che cambierà San Giorgio del Sannio ma quell’1 % che cambia la propria vita e ne dà testimonianza.

Noi tutti quanti stasera siamo la testimonianza vera, siamo la prova provata di una San Giorgio che vuole cambiare e che sta cambiando, di una San Giorgio che ha un sogno, che sta lottando in prima persona per concretizzarlo e che questo sogno lo sta realizzando: e il sogno è il cambiamento e il cambiamento ha come condicio sine qua non, come prerequisito per la sua realizzazione il MANDARE DEFINITIVAMENTE A CASA QUESTA BANDA DI MASNADIERI, ASSERVITI AL BARONE DI TURNO che da più di 20 anni ci tormentano con una visione distorta della politica amministrativa, ci tormentano con le loro promesse che rimangono costantemente irrealizzate, ci tormentano con le loro bugie, menzogne e falsità.


Una fra tutte: il sindaco uscente Giorgio Nardone ieri sera in piazza Risorgimento era talmente in preda ad un furore promozionale per la sua amministrazione uscente che ha dichiarato ad alta voce che il Comune ha un attivo di oltre 800.000 euro…ebbene, questa cifra, molto sostenuta devo dire, è da molto tempo, da mesi, un po’ nelle orecchie di tutti qui a San Giorgio, questi 800.000 euro rimbalzano da mesi sulle bocche del gossip sangiorgese e nessuno sa da dove vengono e, soprattutto dove vadano…allora io mi chiedo, e credo che la mia domanda sia legittima, ma questi soldi, se sono soldi che derivano dal bilancio attivo del comune, perché non sono stati reinvestiti per opere a favore della comunità e sono invece rimaste a dormire in una banca?

Se questi signori non sono nemmeno capaci di gestire un utile, ma cosa ci stanno a fare sul Comune, ci stanno solo per fare danni ai cittadini?

Noi cittadini sangiorgesi non li vogliamo e per questo li stiamo mandando a casa, e mandandoli a casa adesso facciamo loro pure un favore, perché magari gli evitiamo che, come è successo l’altro ieri a Montesarchio, possa accadere che venga qualcun altro a prenderli per portarli in un’altra casa che non è certo la Casa Comunale!!!

Insisto su questo concetto, consentitemelo, perché sono certa che tutti insieme torneremo già domani a vivere da uomini liberi perché la nostra rivoluzione culturale oggi si sta già realizzando.


Voi e noi abbiamo iniziato un cammino che ci vede uniti negli intenti sociali, amministrativi, culturali e gestionali un cammino le cui parole di riferimento sono: PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, LEGALITA’, BENE COMUNE.

E queste parole chiave, amici miei, PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, LEGALITA’, BENE COMUNE, non hanno colore politico, si inseriscono in quei valori umani e sociali che fanno parte dell’Umanità. E l’Umanità non è soggetta a spartizioni di potere politico. L’Umanità è un patrimonio di tutti, accessibile a tutti, prerogativa di tutti, purché ciascuno se ne senta responsabile, fortemente responsabile. Responsabile di essere Uomo o Donna: il sesso non conta, conta la dignità che è insita nell’essere “umano”.



L’amministrazione di un comune non deve essere una coalizione partitica, anche se - è chiaro - ognuno ha la sua ideologia politica. Il bene comune non è prerogativa di un partito, anche se - è chiaro - ciascuno è tentato di far prevalere la propria ideologia politica. Ma il bene comune è al di sopra delle varie ideologie. Casomai, se un’amministrazione è composta da diversi partiti, ciascuno dovrebbe far prevalere il meglio della sua ideologia, al servizio del bene comune ed è quello che noi stiamo facendo e facciamo.

Lasciamo da parte i partiti e teniamoci stretti intorno all’unico comune denominatore che è l’Uomo inteso nel suo essere. Qui risiede il bene comune.


Siamo al traguardo, come fece Abebe Bikila alle olimpiadi di Roma nel 1960 togliamoci le scarpe e corriamo liberi gli ultimi metri che ci separano dal traguardo.Votando e facendo votare convintamene la lista civica Nuova San Giorgio con Giovino Carpenella Sindaco.

giovedì 12 maggio 2011

Il mio intervento all'incontro pubblico con gli abitanti di Contrada Cesine

In questo quartiere che negli ultimi anni è stato STUPRATO, VIOLENTATO, TORTURATO, MALTRATTATO sotto tutti i punti di vista e soprattutto è stato abbandonato a se stesso e alle sue disgrazie, non riesco, in tutto cuore, a parlare di programmi…

In questo quartiere che è il segno evidente e la dimostrazione vivente degli interessi personali di alcuni che vanno a totale danno del bene della comunità, il mio invito è uno solo:

LIBERIAMOCI UNA VOLTA E PER SEMPRE DI CHI CI STA PORTANDO ALL’INVOLUZIONE PIU’ TOTALE !


E’ il momento amici miei, di affrancarci tutti insieme dalla cappa di omertà e paura che la combriccola del candidato Ricci e del suo sponsor Mario Pepe artatamente hanno creato, una cappa che pesa come un macigno, una cappa che loro stessi ci mettono sulla testa come se fosse la lama di una ghigliottina ogni volta che bussano alle vostre porte ed entrano nelle vostre case, senza alcun rispetto e usando metodi al limite della legalità.

Pressioni di ogni tipo esercitate con BUGIE,VELATE MINACCE e creando nei cittadini, soprattutto nei più anziani, confusione e disinformazione.

Eppure vorrei sapere con quale faccia vengono qua a fare i giri porta a porta se sono proprio loro quelli che questo quartiere se lo sono girato e rigirato come un calzino venendo incontro solo alle necessita loro e dei loro compari: strade corredate da rete fognaria, illuminazione pubblica, asfaltate e con tanto di targa col nome (frutto della finanza creativa del sindaco Nardone) da una parte e dall'altra, invece, strade senza illuminazione pubblica, senza nome e assolutamente non curate e addirittura in qualche caso nemmeno risultanti dal catasto!

Se sono proprio loro i repsonsabili di scempi come ad es.l'incendio del capannone di Barletta di cui ancora non ci è dato sapere se e quanti rifiuti tossici ha lasciato e lascia sul territorio e soprattutto non ci è dato di sapere come e quando questo territorio sarà bonificato.

Se sono proprio loro i responsabili delle famose intercettazioni telefoniche relative al malaffare e alla connivenza tra amministrazione comunale e pseudo imprenditori locali, intercettazioni di cui è giusto si occupi la magistratura.

Con questi sentimenti nel cuore, ho difficoltà a parlarvi, tuttavia non posso non invitarvi a fare come ha fatto non troppi anni fa Peppino impastato, di cui proprio ieri ricorreva l'anniversario della morte, non posso non invitarvi a fare come faceva lui, a non farsi passare la mosca sotto il naso e a parlare, sempre, a dire sempre le cose come stanno.

E il miglior mezzo per dire le cose come stanno è esprimere un voto rivoluzionario, un voto in nome di una vera e profonda rivoluzione culturale.
Perciò, amici miei, quando il 15 e 16 maggio vi recherete nella cabina elettorale votate secondo il vostro cuore, cotate contro gli abusi e i soprusi, votate Nuova San Giorgio.

martedì 10 maggio 2011

Le dichiarazioni del candidato sindaco Ricci: una montagna di balle!!!



"Il futuro di San Giorgio del Sannio deve partire dalla sua identità aperta e dialogante. Abbiamo un patrimonio umano e culturale prezioso che dobbiamo tutelare e divulgare. Siamo custodi di risorse e saperi che dobbiamo valorizzare con progetti di qualità. La nostra memoria e il nostro modo di interpretarla oggi sono quello che ci distingue. Facendo leva su questo possiamo avviare un percorso per un futuro sostenibile. Insieme da protagonistis. Sono sette le coordinate principali, sviluppate per programmi d’intervento. Dapprima la città che recupera la sua centralità; poi la città sostenibile e produttiva; ed ancora un comune efficiente e trasparenza; la riorganizzazione dei servizi comunali; i tributi, la cultura lo sport e il turismo e i servizi sociali".

Questo è quanto è dichiarato dal candidato Sindaco Ricci e dalla sua lista in un articolo a firma Sabino Cubelli su "Il Mattino" dell' 8 maggio 2011.

Ma se la casa è costruita sulla sabbia, dove la sabbia è il malaffare, il clientelismo, il familismo con il quale è stata amministrata la cosa pubblica fino ad ora, come si potrà realizzare la trasparenza, il comune efficiente, come si potranno riorganizzare i servizi sociali e comunali?


TUTTE BALLE!!!


Il vero sviluppo di San Giorgio si potrà avere solo ed esclusivamente quando saranno fisicamente cacciati dalle loro poltrone gli attuali amministratori e quelli che, tra gli attuali, aspirano a diventare Sindaco, consisiglieri ed assessori!!!
Quando i loro deretani saranno scollati dalle poltrone su cui siedono e su cui vorrebbere rimanere seduti per chissà quanti anni ancora!!!

Il vero sviluppo di San Giorgio del Sannio sarà realizzato solo abbandonando definitivamente l'ottica dell'interesse privato a favore, invece, del bene comune, che deve stare sempre al primo posto!

E, quindi, amici miei, abbiamo noi il coltello dalla parte del manicio: il 15 e 16 maggio MANDIAMOLI A CASA!!!

domenica 8 maggio 2011

Il mio intervento di oggi all'incontro pubblico nel quartiere Ginestra di San Giorgio del Sannio

Cari amici e concittadini,

in tutti i nostri incontri vi abbiamo costantemente invitato, spiegandovene le motivazioni, a sostenerci perché questa sia la Svolta buona, ovvero perché questa sia l’opportunità definitiva per poter insieme realizzare un sogno, un meraviglioso sogno.

Realizzare questo sogno significa riappropriarci della nostra libertà, significa affrancarci da un ventennio di feudalesimo e schiavitù intellettuale.

Significa mandare definitivamente a casa il mandante di 20 anni di superficialità soprusi, quell’on. Pepe che ancora una volta oggi, grazie ad una sua capillare campagna di condizionamento dell’elettorato nonché all’aiuto di due, tre medici accorsi al capezzale di una amministrazione moribonda assieme a due crocerossine mute e obbedienti, lavora subdolamente sulle nostre coscienze martoriate dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro, dalle necessità familiari.


Queste persone mi ricordano il dott. Guido Tersilli, il medico della mutua, magistralmente interpretato da Alberto Sordi nel 1968, il medico cinico e arrivista che ha come unico interesse il denaro, il potere, e la scalata sociale.

Ma noi queste persone non le vogliamo più!

Come non vogliamo più permettere che nei comizi della lista ricci i candidati siano tanto arroganti da dire che loro non hanno bisogno di programmi perché fanno i fatti…loro fanno, o meglio farebbero i fatti, ma cosa pensano questi signori, che noi evidentemente ci stiamo candidando a pettinare le bambole? Se pensano questo, evidentemente, non hanno capito bene le nostre intenzioni, che, lo ripeto ancora una volta, sono quelli limpide e chiare di mandarli a casa!

Noi, cari amici e concittadini, non vogliamo e non possiamo più permettere che dei mestieranti di professione come il sig. Genito vi vengano a dire che non hanno bisogno di fare un programma perché lo fanno scrivere agli elettori e deve essere un programma di alternativa a quanto finora fatto dall’amministrazione comunale.


Non ci facciamo fregare, signori miei: questo signore fino ad un mese fa con quell’amministrazione andava a braccetto, ci stava seduto insieme e, insieme a loro traeva beneficio, di quella famosa politica della torta in cui c’è sempre una fetta per chi collabora e dà una mano!!

Un esempio per tutti, nei giorni scorsi sul quotidiano il Sannio è apparso un artico in cui il sig. Genito parlava dell’inutilità della notte bianca e della necessità, invece di diluire nel corso di tutta l’estate le manifestazioni in modo da favorire l’aggregazione e il divertimento da una parte e da mettere in movimento l’economia dall’altra. Questo tema sempre secondo il sig. Genito sarebbe emerso da una fantomatica riunione con i commercianti sangiorgesi, ma la verità è un’altra: innanzitutto a questa fantomatica riunione sono stati invitati solo i commercianti residenti a San Giorgio perché solo loro votano mentre gli altri non residenti devono solo far girare l’economia ma non possono avere esigenze e necessità o problemi da risolvere perché essendo residenti altrove e non votando qua, è altrove che si devono trovare i santi in paradiso!!! E poi, e qui sta il bello, questo tema della diluizione delle manifestazioni in tutta l’estate è emerso non ora ma bensì all’indomani stesso della notte bianca scorsa, cioè ben 10 mesi fa, sollecitato con un articolo sui giornali dalla sottoscritta, la quale come cittadina e come rete rose rosse campani criticava aspramente lo spreco di risorse economiche in tempo di crisi e per una sol a notte!!! Si tratta evidentemente di un chiaro accattonaggio di idee, dal momento che il signor Genito a quel tempo faceva parte della maggioranza che ha deliberato quell’iniziativa e quindi allora la cosa gli andava bene. Ora non più, come mai? Lascio a voile conclusioni!

Quello che è certo è che non dobbiamo permettere che queste persone continuino a vendervi il NULLA!


Vi chiedo perciò di sostenere con la dovuta attenzione la nostra lista Nuova San Giorgio affinchè il nostro ricco e dettagliato programma che a seguire il miei colleghi ed il candidato sindaco Carpenella vi illustreranno, possa essere realizzato per la rinascita della comunità, per la serenità dei nostri figli e per un futuro sicuramente migliore.

Sembrerà paradossale insistere in questa che ormai sembra una litania , ma questa è la condicio sine qua non per poter rendere, innanzitutto, vivibile la nostra San Giorgio e poi apportare tutti quei cambiamenti che saranno il segno di una vera e propria rivoluzione culturale.

E parlo dell’applicazione della democrazia duale che disegni finalmente un modo di governare moderno e al passo con i tempi in cui la donna non sta a casa a fare la calza e a crescere i figli ma ambisce e cogestisce con l’altro sesso la società, parlo di una socialità fatta di attenzione ai più deboli e in cui gli anziani non siano considerati un residuo della società magari ghettizzato all’interno di un circolo ricreativo o in una casa di riposo bensì persone attive nel vivere quotidiani con un ruolo ben preciso a servizio della comunità.

Penso ad una socialità che preveda spazi di ricreazione attiva per i giovani, strutture sportive all’altezza delle esigenze moderne e magari anche il wireless libero nelle piazze del paese.

Una grande cultura ed attenzione per l’ambiente con lo sfruttamento di ogni spazio minimo a verde pubblico; delle nuove prospettive di lavoro da sviluppare intercettando i fondi regionali, ed europei attraverso un ufficio di piano a ciò dedicato.
Come vedete di idee ne abbiamo da vendere!

Non appaltate il vostro voto ai mestieranti della politica. Noi non vi offriamo pacchetti di "vane" promesse. Noi offriamo la nostra passione, il nostro entusiasmo, la nostra onestà e lealtà, la nostra coerenza.

CHI NON HA IL CORAGGIO DI RIBELLARSI ORA NON AVRA’ DOPO IL DIRITTO DI LAMENTARSI!!!

Per questo, vi chiedo di votare il 15 e 16 maggio Elvira Santaniello e la lista Nuova San Giorgio.