lunedì 16 maggio 2011

Risultati definitivi

Claudio Ricci è il nuovo sindaco di San Giorgio del Sannio con il 61,94% e 3.914 voti.
Distanziati di molto ci sono Giovino Carpenella con 1.281 voti ed il 20,27% e Maurizio Genito con 1.123 voti ed il 17,77%

Io ho preso 38 voti personali.

Il popolo è sovrano e non è una frase fatta è IL FATTO.
Dall'urna sono usciti i voti ed i numeri.
Ora non dobbiamo nasconderci dietro un dito: la gente, col proprio voto, libero o no che sia, ha voluto questo e questo si terrà per i prossimi 5 anni.

Ora si deve guardare avanti con la consapevolezza dei fatti, guardare agli errori commessi, e sono tanti, e predisporsi a continuare sulla propria strada.

La mia strada è quella della COERENZA innanzitutto...la lotta alla mala politica e alla mala amministrazione, la ricerca di trasparenza amministrativa e di rispetto delle leggi, le leggi che valgono per tutti, sono e saranno sempre al primo posto nella mia vita, personale e associativa.

domenica 15 maggio 2011

La rivolta morale contro la paura, la vergogna e la stupidità

Ai miei amici e concittadini sangiorgesi voglio proporre una lettura che trovo davvero significativa: si tratta di un articolo stupendo di Giuseppe Fava, giornalista siciliano ucciso dalla mafia nel 1984, articolo apparso sulla rivista «I Siciliani» nel febbraio del 1983...
tutto da meditare....

Io voglio raccontarvi una storia vera. Un assessore dei passati governi regionali, sicuramente galantuomo e, però non temerario, e perciò quasi sempre tremebondo, talvolta persino inerte nella sua attività di governo, mi confessava la sua intenzione di ritirarsi dalla vita pubblica.Era disfatto dalla paura, anzi da diverse paure che si sovrapponevano l’una all’altra. Paura - da un giorno all’altro - di essere coinvolto in un clamoroso caso di corruzione per una firma distratta. Paura di prendere alcune pistolettate sulla fronte come il povero Mattarella. Paura di fare, di operare politicamente, di prendere iniziative, di effettuare le scelte. E così tremebondo, mi prendeva sottobraccio per spiegarmi meglio: «Sai perché hanno ammazzato Mattarella? Perché era onesto. C’erano mille miliardi da spendere per il risanamento di Palermo. C’era un dilemma, assegnare i giganteschi appalti ai soliti gruppi di potere, che avrebbero divorato almeno metà di quei mille miliardi, oppure per la prima volta nella storia della Sicilia spendere quei soldi veramente per il popolo palermitano. Scelse questa seconda ipotesi. Ma gli altri dettero cinquanta milioni a un anonimo lazzarone, e gli fecero piantare tre proiettili in testa mentre andava alla messa. L’assessore mi trascinava sottobraccio in un angolo ancora più remoto abbassando la voce con un sorriso da moribondo. Tremava come se avesse la febbre. Sussurrava: hanno legalizzato la corruzione! Tu devi prendere un contributo, perché ti spetta, perché ne hai diritto? E chi te lo nega? Però non te lo danno, una volta manca la carta, unavolta undocumento, un’altra volta bisogna rifare la domanda in carta bollata. Alla fine arriva un misterioso suggerimento, o meglio il malcapitato ha una illuminazione: una garbata percentuale sul contributo a chi ha la grazia di scoprire la pratica, toh, guarda dov’era! e portarla sul tavolo competente per le ultime firme. L’assessore cominciò a fare curiosi gesti nell’aria, come se indicasse tutte le direzioni, e contemporaneamente raccogliesse invisibili cose da tutte le parti, denaro, applausi, strizzated’occhio, sorrisi, revolverate, voti, carezze femminili: l’assessore è un uomo quasi maestoso nella corporatura e lento nel gesto e nella parola e tuttavia compiva quella pantomima con una straordinaria levità talché era chiaro che questa corruzione e violenza erano dunque in Sicilia, in ogni apparato, struttura, ufficio, meccanismo. Alla fine l’assessore si colpì dolcemente con l’indice alla tempia e disse: ho qui tante cose fantastiche da fare per la Sicilia e i siciliani, ma per farle debbo accettare che per lo meno il trenta per cento della spesa sia preda dei corrotti e debbo anche saper scegliere esattamente chi sono costoro, non commettere sbagli o sgarri, altrimenti una bella mattina me ne vado a messa con moglie e figli, col mio bell’abito doppiopetto, riverito dai passanti e un giovanotto mi si para dinnanzi: «Onorevole assessore» e io faccio un sorriso benevolo verso lo sconosciuto cittadino «bravo giovane che vuoi?» e quello mi spara tre proiettili in mezzo agli occhi. Eravamo sempre più in mezzo ad una grande folla e l’assessore là, con sorrisi sempre più rabbiosi, finché la gente lo prese in mezzo e lo rapì, ed egli disse qualcosa di stentoreo col pugno levato in alto e ci fu un applauso. Nell’ultimo barlume di sguardo che riuscii a percepire vidi disperazione. Quell’uomo impaurito e felicemi parve il trionfo del nostro fallimento. (Per sua fortuna lo trombarono: è ridiventato un cittadino amabile, sereno, sorridente e inutile). I limiti della tragedia siciliana sono precisi. Viviamo in una terra potenzialmente riccacome nessun’altra poiché haminiere, terra fertilissima, una posizione storica e geografica al centro di tutte le civiltà e di tutte le rotte commerciali, bellezze della natura incomparabili, e talento umano, cioè fantasia, pazienza, sopportazione al dolore, coraggio. Etuttavia da centinaia di anni siamo colpiti e feriti, siamo sempre più poveri, sempre più lontani dall’Europa, vittime di tutte le violenze.Datrent’anni abbiamol’autonomia regionale, una macchina costituzionale per risolvere la nostra tragedia di popolo, risolvere i nostri problemi sociali. Siamo invece immobili, quasi putrefatti dentro i nostri problemi; l’Europa, cioè il livello di civiltà europea si allontana sempre di più. Nella realtà non poteva essere altrimenti: i siciliani hanno espresso una classe politica di gran lunga inferiore alle loro capacità umane e alle necessità storiche. Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro. Così facendo tu emilioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società. Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima emaggiore colpa è tua. Non ti lamentare perciò se il generale comandante della guardia di finanza si fotte duemila miliardi di denaro pubblico, e i massimi finanzieri e ministri, editori, giornalisti, persino il comandante in capo delle forze armate, per avidità di carriera e di lucro, si fanno incastrare da un lazzarone comeGelli in una specie di congiura per impadronirsi delle strade d’Italia, e a Napoli la camorra ha sostituito lo Stato nella pubblica amministrazione. Non ti lagnare amico mio se tutto questo accade, non ne hai il diritto. Il primo lazzarone sei tu e la storia ti paga per quello chemerita la tuamaniera di concepire la politica e quindi la tua stessa dignità! Solo che ora non hai piùmolto tempo. Lo vedi tu stesso quello che ci circonda e assedia: amministratori che divorano, terroristi che avanzano menando strage, l’inflazione che ogni giorno ti rende sempre piùmiserabile, finanzieri che portano il denaro all’estero ed ogni giorno rendono questa tuamiseria più infame, logge segrete come immense piovre in tutti i vertici dello Stato, mafiosi praticamente padroni anche della tua sedia di lavoro, Fanfani che torna capo del governo e punta al Quirinale! La necessità di una rivoltamorale, cioè di trasformare la Sicilia e l’Italia, è diventata una necessità per sopravvivere. Io allora non ti dico per quale partito votare, perché penso che tu abbia avuto almeno la lucidità per fare una tua scelta ideale. Ti dico solo, all’interno di questo partito al quale affidi la tua coscienza di cittadino, di scegliere uomini intelligenti, soprattutto uomini onesti. E se hai coraggio e passione stai tu dentro quel partito a lottare. So quanto sia difficile, poichémanigoldi e ruffiani sono riusciti finora ad emarginare o eliminare gli intelligenti e gli onesti. Ma bisogna tentare, disperatamente, quotidianamente lottare e sperare. Altrimenti ignoranti, ladri e imbecilli ti affonderanno definitivamente nella merda!

sabato 14 maggio 2011

Il video dell'incontro pubblico di Nuova San Giorgio in Contrada Cesine

a partire dal minuto 15, il mio intervento

Il mio intervento che ha infiammato la piazza durante il comizio di chiusura della campagna elettorale di Nuova San Giorgio

Care amiche e cari amici, permettetemi prima di ogni altra riflessione, di ringraziarvi della vostra presenza numerosa qui questa sera.

Voglio ringraziare singolarmente ognuno di voi, perché con la sola vostra presenza qui non solo mi date e ci date una grande dimostrazione di stima e di sostegno ma ci date la possibilità di dimostrare sul campo e coi fatti, coi fatti veri, la veridicità di una delle mie convinzioni più importanti ovvero che non è il 99% della gente omologata al pensiero distorto del malaffare politico e amministrativo che cambierà San Giorgio del Sannio ma quell’1 % che cambia la propria vita e ne dà testimonianza.

Noi tutti quanti stasera siamo la testimonianza vera, siamo la prova provata di una San Giorgio che vuole cambiare e che sta cambiando, di una San Giorgio che ha un sogno, che sta lottando in prima persona per concretizzarlo e che questo sogno lo sta realizzando: e il sogno è il cambiamento e il cambiamento ha come condicio sine qua non, come prerequisito per la sua realizzazione il MANDARE DEFINITIVAMENTE A CASA QUESTA BANDA DI MASNADIERI, ASSERVITI AL BARONE DI TURNO che da più di 20 anni ci tormentano con una visione distorta della politica amministrativa, ci tormentano con le loro promesse che rimangono costantemente irrealizzate, ci tormentano con le loro bugie, menzogne e falsità.


Una fra tutte: il sindaco uscente Giorgio Nardone ieri sera in piazza Risorgimento era talmente in preda ad un furore promozionale per la sua amministrazione uscente che ha dichiarato ad alta voce che il Comune ha un attivo di oltre 800.000 euro…ebbene, questa cifra, molto sostenuta devo dire, è da molto tempo, da mesi, un po’ nelle orecchie di tutti qui a San Giorgio, questi 800.000 euro rimbalzano da mesi sulle bocche del gossip sangiorgese e nessuno sa da dove vengono e, soprattutto dove vadano…allora io mi chiedo, e credo che la mia domanda sia legittima, ma questi soldi, se sono soldi che derivano dal bilancio attivo del comune, perché non sono stati reinvestiti per opere a favore della comunità e sono invece rimaste a dormire in una banca?

Se questi signori non sono nemmeno capaci di gestire un utile, ma cosa ci stanno a fare sul Comune, ci stanno solo per fare danni ai cittadini?

Noi cittadini sangiorgesi non li vogliamo e per questo li stiamo mandando a casa, e mandandoli a casa adesso facciamo loro pure un favore, perché magari gli evitiamo che, come è successo l’altro ieri a Montesarchio, possa accadere che venga qualcun altro a prenderli per portarli in un’altra casa che non è certo la Casa Comunale!!!

Insisto su questo concetto, consentitemelo, perché sono certa che tutti insieme torneremo già domani a vivere da uomini liberi perché la nostra rivoluzione culturale oggi si sta già realizzando.


Voi e noi abbiamo iniziato un cammino che ci vede uniti negli intenti sociali, amministrativi, culturali e gestionali un cammino le cui parole di riferimento sono: PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, LEGALITA’, BENE COMUNE.

E queste parole chiave, amici miei, PARTECIPAZIONE, TRASPARENZA, LEGALITA’, BENE COMUNE, non hanno colore politico, si inseriscono in quei valori umani e sociali che fanno parte dell’Umanità. E l’Umanità non è soggetta a spartizioni di potere politico. L’Umanità è un patrimonio di tutti, accessibile a tutti, prerogativa di tutti, purché ciascuno se ne senta responsabile, fortemente responsabile. Responsabile di essere Uomo o Donna: il sesso non conta, conta la dignità che è insita nell’essere “umano”.



L’amministrazione di un comune non deve essere una coalizione partitica, anche se - è chiaro - ognuno ha la sua ideologia politica. Il bene comune non è prerogativa di un partito, anche se - è chiaro - ciascuno è tentato di far prevalere la propria ideologia politica. Ma il bene comune è al di sopra delle varie ideologie. Casomai, se un’amministrazione è composta da diversi partiti, ciascuno dovrebbe far prevalere il meglio della sua ideologia, al servizio del bene comune ed è quello che noi stiamo facendo e facciamo.

Lasciamo da parte i partiti e teniamoci stretti intorno all’unico comune denominatore che è l’Uomo inteso nel suo essere. Qui risiede il bene comune.


Siamo al traguardo, come fece Abebe Bikila alle olimpiadi di Roma nel 1960 togliamoci le scarpe e corriamo liberi gli ultimi metri che ci separano dal traguardo.Votando e facendo votare convintamene la lista civica Nuova San Giorgio con Giovino Carpenella Sindaco.

giovedì 12 maggio 2011

Il mio intervento all'incontro pubblico con gli abitanti di Contrada Cesine

In questo quartiere che negli ultimi anni è stato STUPRATO, VIOLENTATO, TORTURATO, MALTRATTATO sotto tutti i punti di vista e soprattutto è stato abbandonato a se stesso e alle sue disgrazie, non riesco, in tutto cuore, a parlare di programmi…

In questo quartiere che è il segno evidente e la dimostrazione vivente degli interessi personali di alcuni che vanno a totale danno del bene della comunità, il mio invito è uno solo:

LIBERIAMOCI UNA VOLTA E PER SEMPRE DI CHI CI STA PORTANDO ALL’INVOLUZIONE PIU’ TOTALE !


E’ il momento amici miei, di affrancarci tutti insieme dalla cappa di omertà e paura che la combriccola del candidato Ricci e del suo sponsor Mario Pepe artatamente hanno creato, una cappa che pesa come un macigno, una cappa che loro stessi ci mettono sulla testa come se fosse la lama di una ghigliottina ogni volta che bussano alle vostre porte ed entrano nelle vostre case, senza alcun rispetto e usando metodi al limite della legalità.

Pressioni di ogni tipo esercitate con BUGIE,VELATE MINACCE e creando nei cittadini, soprattutto nei più anziani, confusione e disinformazione.

Eppure vorrei sapere con quale faccia vengono qua a fare i giri porta a porta se sono proprio loro quelli che questo quartiere se lo sono girato e rigirato come un calzino venendo incontro solo alle necessita loro e dei loro compari: strade corredate da rete fognaria, illuminazione pubblica, asfaltate e con tanto di targa col nome (frutto della finanza creativa del sindaco Nardone) da una parte e dall'altra, invece, strade senza illuminazione pubblica, senza nome e assolutamente non curate e addirittura in qualche caso nemmeno risultanti dal catasto!

Se sono proprio loro i repsonsabili di scempi come ad es.l'incendio del capannone di Barletta di cui ancora non ci è dato sapere se e quanti rifiuti tossici ha lasciato e lascia sul territorio e soprattutto non ci è dato di sapere come e quando questo territorio sarà bonificato.

Se sono proprio loro i responsabili delle famose intercettazioni telefoniche relative al malaffare e alla connivenza tra amministrazione comunale e pseudo imprenditori locali, intercettazioni di cui è giusto si occupi la magistratura.

Con questi sentimenti nel cuore, ho difficoltà a parlarvi, tuttavia non posso non invitarvi a fare come ha fatto non troppi anni fa Peppino impastato, di cui proprio ieri ricorreva l'anniversario della morte, non posso non invitarvi a fare come faceva lui, a non farsi passare la mosca sotto il naso e a parlare, sempre, a dire sempre le cose come stanno.

E il miglior mezzo per dire le cose come stanno è esprimere un voto rivoluzionario, un voto in nome di una vera e profonda rivoluzione culturale.
Perciò, amici miei, quando il 15 e 16 maggio vi recherete nella cabina elettorale votate secondo il vostro cuore, cotate contro gli abusi e i soprusi, votate Nuova San Giorgio.

martedì 10 maggio 2011

Le dichiarazioni del candidato sindaco Ricci: una montagna di balle!!!



"Il futuro di San Giorgio del Sannio deve partire dalla sua identità aperta e dialogante. Abbiamo un patrimonio umano e culturale prezioso che dobbiamo tutelare e divulgare. Siamo custodi di risorse e saperi che dobbiamo valorizzare con progetti di qualità. La nostra memoria e il nostro modo di interpretarla oggi sono quello che ci distingue. Facendo leva su questo possiamo avviare un percorso per un futuro sostenibile. Insieme da protagonistis. Sono sette le coordinate principali, sviluppate per programmi d’intervento. Dapprima la città che recupera la sua centralità; poi la città sostenibile e produttiva; ed ancora un comune efficiente e trasparenza; la riorganizzazione dei servizi comunali; i tributi, la cultura lo sport e il turismo e i servizi sociali".

Questo è quanto è dichiarato dal candidato Sindaco Ricci e dalla sua lista in un articolo a firma Sabino Cubelli su "Il Mattino" dell' 8 maggio 2011.

Ma se la casa è costruita sulla sabbia, dove la sabbia è il malaffare, il clientelismo, il familismo con il quale è stata amministrata la cosa pubblica fino ad ora, come si potrà realizzare la trasparenza, il comune efficiente, come si potranno riorganizzare i servizi sociali e comunali?


TUTTE BALLE!!!


Il vero sviluppo di San Giorgio si potrà avere solo ed esclusivamente quando saranno fisicamente cacciati dalle loro poltrone gli attuali amministratori e quelli che, tra gli attuali, aspirano a diventare Sindaco, consisiglieri ed assessori!!!
Quando i loro deretani saranno scollati dalle poltrone su cui siedono e su cui vorrebbere rimanere seduti per chissà quanti anni ancora!!!

Il vero sviluppo di San Giorgio del Sannio sarà realizzato solo abbandonando definitivamente l'ottica dell'interesse privato a favore, invece, del bene comune, che deve stare sempre al primo posto!

E, quindi, amici miei, abbiamo noi il coltello dalla parte del manicio: il 15 e 16 maggio MANDIAMOLI A CASA!!!

domenica 8 maggio 2011

Il mio intervento di oggi all'incontro pubblico nel quartiere Ginestra di San Giorgio del Sannio

Cari amici e concittadini,

in tutti i nostri incontri vi abbiamo costantemente invitato, spiegandovene le motivazioni, a sostenerci perché questa sia la Svolta buona, ovvero perché questa sia l’opportunità definitiva per poter insieme realizzare un sogno, un meraviglioso sogno.

Realizzare questo sogno significa riappropriarci della nostra libertà, significa affrancarci da un ventennio di feudalesimo e schiavitù intellettuale.

Significa mandare definitivamente a casa il mandante di 20 anni di superficialità soprusi, quell’on. Pepe che ancora una volta oggi, grazie ad una sua capillare campagna di condizionamento dell’elettorato nonché all’aiuto di due, tre medici accorsi al capezzale di una amministrazione moribonda assieme a due crocerossine mute e obbedienti, lavora subdolamente sulle nostre coscienze martoriate dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro, dalle necessità familiari.


Queste persone mi ricordano il dott. Guido Tersilli, il medico della mutua, magistralmente interpretato da Alberto Sordi nel 1968, il medico cinico e arrivista che ha come unico interesse il denaro, il potere, e la scalata sociale.

Ma noi queste persone non le vogliamo più!

Come non vogliamo più permettere che nei comizi della lista ricci i candidati siano tanto arroganti da dire che loro non hanno bisogno di programmi perché fanno i fatti…loro fanno, o meglio farebbero i fatti, ma cosa pensano questi signori, che noi evidentemente ci stiamo candidando a pettinare le bambole? Se pensano questo, evidentemente, non hanno capito bene le nostre intenzioni, che, lo ripeto ancora una volta, sono quelli limpide e chiare di mandarli a casa!

Noi, cari amici e concittadini, non vogliamo e non possiamo più permettere che dei mestieranti di professione come il sig. Genito vi vengano a dire che non hanno bisogno di fare un programma perché lo fanno scrivere agli elettori e deve essere un programma di alternativa a quanto finora fatto dall’amministrazione comunale.


Non ci facciamo fregare, signori miei: questo signore fino ad un mese fa con quell’amministrazione andava a braccetto, ci stava seduto insieme e, insieme a loro traeva beneficio, di quella famosa politica della torta in cui c’è sempre una fetta per chi collabora e dà una mano!!

Un esempio per tutti, nei giorni scorsi sul quotidiano il Sannio è apparso un artico in cui il sig. Genito parlava dell’inutilità della notte bianca e della necessità, invece di diluire nel corso di tutta l’estate le manifestazioni in modo da favorire l’aggregazione e il divertimento da una parte e da mettere in movimento l’economia dall’altra. Questo tema sempre secondo il sig. Genito sarebbe emerso da una fantomatica riunione con i commercianti sangiorgesi, ma la verità è un’altra: innanzitutto a questa fantomatica riunione sono stati invitati solo i commercianti residenti a San Giorgio perché solo loro votano mentre gli altri non residenti devono solo far girare l’economia ma non possono avere esigenze e necessità o problemi da risolvere perché essendo residenti altrove e non votando qua, è altrove che si devono trovare i santi in paradiso!!! E poi, e qui sta il bello, questo tema della diluizione delle manifestazioni in tutta l’estate è emerso non ora ma bensì all’indomani stesso della notte bianca scorsa, cioè ben 10 mesi fa, sollecitato con un articolo sui giornali dalla sottoscritta, la quale come cittadina e come rete rose rosse campani criticava aspramente lo spreco di risorse economiche in tempo di crisi e per una sol a notte!!! Si tratta evidentemente di un chiaro accattonaggio di idee, dal momento che il signor Genito a quel tempo faceva parte della maggioranza che ha deliberato quell’iniziativa e quindi allora la cosa gli andava bene. Ora non più, come mai? Lascio a voile conclusioni!

Quello che è certo è che non dobbiamo permettere che queste persone continuino a vendervi il NULLA!


Vi chiedo perciò di sostenere con la dovuta attenzione la nostra lista Nuova San Giorgio affinchè il nostro ricco e dettagliato programma che a seguire il miei colleghi ed il candidato sindaco Carpenella vi illustreranno, possa essere realizzato per la rinascita della comunità, per la serenità dei nostri figli e per un futuro sicuramente migliore.

Sembrerà paradossale insistere in questa che ormai sembra una litania , ma questa è la condicio sine qua non per poter rendere, innanzitutto, vivibile la nostra San Giorgio e poi apportare tutti quei cambiamenti che saranno il segno di una vera e propria rivoluzione culturale.

E parlo dell’applicazione della democrazia duale che disegni finalmente un modo di governare moderno e al passo con i tempi in cui la donna non sta a casa a fare la calza e a crescere i figli ma ambisce e cogestisce con l’altro sesso la società, parlo di una socialità fatta di attenzione ai più deboli e in cui gli anziani non siano considerati un residuo della società magari ghettizzato all’interno di un circolo ricreativo o in una casa di riposo bensì persone attive nel vivere quotidiani con un ruolo ben preciso a servizio della comunità.

Penso ad una socialità che preveda spazi di ricreazione attiva per i giovani, strutture sportive all’altezza delle esigenze moderne e magari anche il wireless libero nelle piazze del paese.

Una grande cultura ed attenzione per l’ambiente con lo sfruttamento di ogni spazio minimo a verde pubblico; delle nuove prospettive di lavoro da sviluppare intercettando i fondi regionali, ed europei attraverso un ufficio di piano a ciò dedicato.
Come vedete di idee ne abbiamo da vendere!

Non appaltate il vostro voto ai mestieranti della politica. Noi non vi offriamo pacchetti di "vane" promesse. Noi offriamo la nostra passione, il nostro entusiasmo, la nostra onestà e lealtà, la nostra coerenza.

CHI NON HA IL CORAGGIO DI RIBELLARSI ORA NON AVRA’ DOPO IL DIRITTO DI LAMENTARSI!!!

Per questo, vi chiedo di votare il 15 e 16 maggio Elvira Santaniello e la lista Nuova San Giorgio.

Il nostro voto è libero!!!



venerdì 6 maggio 2011

Il nostro "Aperitivo in..rosa": raccontiamo le donne, votiamo le donne!

Ieri sera presso il Piccolo Caffè di San Giorgio del Sannio ho incontrato le amiche (ed anche tanti amici devo dire) sangiorgesi.

L' “Aperitivo in…rosa”, un incontro tutto al femminile organizzato da me e dall'instancabile Elide Apice, devo dire ha avuto un gran riscontro!

Durante la serata, all’insegna dell’informalità e della convivialità, abbiamo trattato principalmente il tema della democrazia duale come principio basilare della vita sociale, politica ed economica di ogni comunità e della conseguente necessità di abbandonare una visione rivendicativa che individua nella donna l’oggetto destinatario di specifiche tutele e politiche in chiave rosa e di creare, invece, i presupposti per realizzare dinamiche virtuose che garantiscano mobilità sociale e merito, sviluppo ed equità, centralità dell’etica nella politica.

Ho, poi, illustrato insieme al candidato Sindaco gli obiettivi in chiave femminile individuati come punti di forza all’interno del programma di Nuova San Giorgio:

- la valorizzazione del ruolo e dell’importanza delle donne nella società e nella comunità, la valorizzazione dell’intelligenza e delle competenze delle donne all’interno dell’amministrazione comunale, il tutto nell’ottica del merito, della qualità e dell’equità
- l’attenzione continua e costante verso problematiche, spesso nascoste dalle donne stesse, come lo stalking, le violenze domestiche, le difficoltà economiche e familiari nei confronti delle quali l’amministrazione deve avere un atteggiamento di ascolto e di sostegno, in particolare attraverso un Punto di Ascolto Donna da collocare presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune
- il potenziamento a tutti i livelli dei servizi sociali del Comune per favorire la conciliazione tra cura e lavoro per le donne lavoratrici, e per migliorare le condizioni di vita delle casalinghe dedite, comunque, alla cura della casa ma anche di figli, genitori, parenti, bambini, anziani o disabili
- l’istituzione della consulta delle famiglie, una consulta effettiva ed operante con funzione propositiva rispetto alle reali esigenze delle famiglie e di controllo sull’operato dei dipartimenti comunali che erogano i servizi sociali.

La realizzazione di questi obiettivi è una scommessa ardua ma tutt’altro che irrealizzabile che io, il candidato Sindaco Giovino Carpenella e tutta la lista la Lista Civica Nuova San Giorgio fanno con se stessi e con i cittadini, ma per vincerla è necessario dare fiducia alle donne che, da anni fanno da megafono sul territorio alla voce delle donne, alle loro esigenze, alle loro proposte: le donne sono una risorsa, diamo spazio alle donne!

Il mio intervento al Comizo nel quartiere S.Agnese ( o meglio quello che non ho detto al comizio di S. Agnese)

[Stasera a nel quartiere di S. Agnese ho messo l'accento solo sull'ultima parte dell'intervento che avevo pensato di fare...tutta la parte iniziale l'ho, volutamente, omessa ed ho dato risalto, invece, ritenendolo più necessario nell'economia dl rapporto tra noi candidati ed il quartiere, la parte finale, che ho evidenziato in neretto.]

Stasera vorrei parlarvi della necessità, anche in un paese piccolo come San Giorgio del Sannio, di una politica amministrativa di qualità. Qualità nell’amministrazione significa, innanzitutto, per chi aspira a diventare amministratore della cosa pubblica mettere a disposizione della comunità le proprie competenze, significa mettere se stesso a servizio della comunità.

Allora mi chiedo e vi chiedo, chiedo a voi che vivete in un quartiere che ha un gran bisogno di interventi pubblici per migliorare la vita dei tanti ragazzi che abitano qui, chiedo a voi che vivete in un grande quartiere popolare il cui bisogno principale è quello del contatto continuo e costante con l’amministrazione comunale al fine di individuare le necessità impellenti e trovare le più adeguate soluzione ai problemi, a tutti voi rivolgo questa domanda: se l’amministratore deve mettersi al servizio della comunità, come può farlo colui che durante un comizio pubblico alla richiesta di provvedere alla costruzione di una palestra pubblica a disposizione dei cittadini risponde: “se volete la palestra ve la dovete pagare???”

Signori miei, questa è la sconfitta della politica e se questo modo di fare continuerà ad essere sostenuto dai cittadini, siamo veramente destinati al baratro!

Vi voglio fare un altro esempio, vi parlo di una cosa che è capitata a me personalmente qualche giorno fa. C’è qualche sostenitore di una lista nostra avversaria che va sostenendo in giro per San Giorgio la tesi secondo la quale io non avrei il phisic du role per fare politica, che non sono adatta perché ho poco charme, e addirittura c’è qualcuno, sempre sostenitore di una lista nostra avversaria, che si stupisce di come su Facebook ci siano numerose persone che hanno pubblicamente dichiarato il loro sostegno nei miei confronti.

Ma stiamo scherzando? Non sono bastate le escort di Berlusconi a far capire alle persone che non è con le teste vuote e le tette siliconate che si fa la buona politica?

Signori miei l’intelligenza, la cultura, l’onestà intellettuale non si compra al supermercato o al centro estetico, l’onestà intellettuale è una dotazione di serie e non un optional!!!

Con mia grande soddisfazione posso dire che di cervello ne ho più che a sufficienza e la mia intelligenza è tale da avermi guidata nella scelta di mettere a disposizione della comunità la mia onestà morale ed intellettuale e le mie competenze insieme alla squadra della lista e del Laboratorio Civico Nuova San Giorgio.

Detto questo voglio rivolgervi un invito, un invito ad un’ulteriore importante riflessione sulla necessità per San Giorgio del Sannio di pretendere una volta per tutte amministratori e politici di qualità abbandonando una volta e per sempre vecchie logiche di imposizioni tramandate di padre in figlio in maniera feudale.
Sicuramente molti di voi avranno visto il film di Francesco Rosi LE MANI SULLA CITTA’.

Già il titolo è emblematico, le mani sulla città, il potere di qualcuno che avvinghia una città intera.

Chi lo ha già visto ricorderà sicuramente che all’inizio del film appare sullo schermo una didascalia che recita “I personaggi e i fatti sono immaginari, ma autentica è la realtà che li produce” . Questa didascalia dice un po’ tutto e ci fa capire quanto sia profonda la riflessione che sta alla base di questo film, una riflessione amara sulla corruzione e sulla speculazione edilizia che hanno contribuito a cambiare la storia di Napoli.

La città di cui si parla nel film è Napoli ma senza problemi potrebbe essere San Giorgio del Sannio.

E proprio perché ci sono delle evidentissime analogie tra quello che accade nel film e la nostra cittadina vi consiglio di vederlo prima delle elezioni perché alla fine del film si può facilmente capire quanto è necessario cambiare il modo di vivere il rapporto tra politica e città, tra politica e cittadini e possono emergere in voi, nei vostri cuori e nelle vostre menti numerosi spunti di riflessione rispetto al voto che andremo ad esprimere il 15 e 16 maggio.

Tra questi spunti vorrei sottolineare quelli che ritengo più interessanti ed importanti e soprattutto vicini alla nostra realtà sangiorgese.

All'inizio un uomo guarda il paesaggio, indica i palazzi sullo sfondo e dice ai suoi collaboratori che la città si sta muovendo verso una data direzione, che è quella stabilita dal piano regolatore. Loro sono su un terreno ad uso agricolo, e l'idea è quella di comprare la terra, cambiare il piano regolatore per deviare la crescita della città su tale terreno e costruirvi, guadagnando con il cambio di destinazione d'uso 70 volte tanto la spesa.

Questa è la prima grande analogia: nel film troviamo un consigliere comunale che contemporaneamente fa l’amministratore e il costruttore edile, a San Giorgio invece, siamo di fronte ad un PUC che è continuamente manovrato, distorto, adeguato alla bisogna del momento ed è continuamente disatteso proprio da chi ha contribuito alla sua realizzazione e che è, anche lui come nel film, simbolo di un evidente e purtroppo incontestato conflitto di interessi, amministratore comunale e geometra insieme. E cos’altro possiamo verificare qui a San Giorgio? Un PUC che trasforma a seconda del bisogno terreni agricoli in edificabili e viceversa a seconda del favore che bisogna fare o che bisogna ricevere e che, come nel caso della speculazione edilizia presentata nel film, cambia in peggio il volto della città, rendendola un ammasso informe di cemento e non per reali esigenze abitative del paese bensì solo ed esclusivamente per rispondere a personalissimi fini economici e personali!

Un’altra grande analogia: il familismo. Nel film il costruttore edile che diventerà poi assessore all’edilizia ha la diretta complicità nel suo operare malavitoso del figlio, che lavora all'ufficio comunale per le opere pubbliche, e di diversi colleghi corrotti. Qua a San Giorgio la cricca del malaffare si avvale della fattiva collaborazione di alcuni personaggi autorevoli che, innanzitutto, reggono i fili di qualsiasi situazione relativa alla gestione economica del Comune, che fanno raccomandazioni a destra e a manca, che consentono illegalità di ogni genere purché queste illegalità servano a cementare i rapporti e a consolidare il consenso…e non parlo di cose di poco conto, ma posso fare degli esempi precisi e dettagliati: dalla ferita dolorosa e soprattutto ancora aperta dell’incendio del Capannone Barletta con le intercettazioni che documentano la politica del malaffare che coinvolge amministratori ed imprenditori, fino all’indagine del Garante sulla trasparenza amministrativa che ha smascherato la gara d’appalto per il depuratore risultata tutt’altro che chiara e trasparente, per non parlare dei favoritismi praticati nei confronti delle sempre solite imprese che lavorano nell’edilizia e nei lavori che si eseguono per conto del comune fino ad arrivare alle consulenze esterne per le quali si ricorre sempre agli stessi soliti professionisti. E durante le campagne elettorali, poi, questo familismo viene applicato ai massimi livelli: il suocero che sponsorizza il genero, i padri, medici, che telefonano a tutti gli assistiti per suggerire il nome del proprio figlio, il marito, addetto stampa del Comune, che fa mettere nella lista del vicesindaco uscente ed ora candidato sindaco, sua moglie.

Potremmo andare avanti per ore: A San Giorgio come nel film di Rosi possiamo cogliere come il nostro paese negli ultimi anni non è più stato nelle nostre mani, nella mani di noi cittadini bensì è stato vittima degli interessi personali di politici affamati di soldi e di potere e di spregiudicati speculatori , speculatori non solo nel campo dell’edilizia ma anche dell’economia e dell’imprenditoria locale.

Quando la politica e l’amministrazione di un paese è basata su questi canoni, signori miei, non si può più parlare di democrazia, quando l’amministrazione di un paese si basa su una maggioranza contrattata sulla base degli interessi economici, e questo è assolutamente il caso d San Giorgio del Sannio, questa amministrazione perde di vista la sua natura rivolta al bene comune per trasformarsi in un’oligarchia che insabbia legalità e morale politica.

Dunque, amici e concittadini, appena potete, prima del 15 e 16 maggio, guardatevelo questo film, pensateci un po’ su…San Giorgio non è poi così lontana dalla Napoli descritta nel film!!!

C’è una possibilità di riscossa, però, che nel film non è prevista ma che noi cittadini, invece, e fortunatamente abbiamo: se abbiamo ricevuto delle pressioni, e sicuramente ne abbiamo ricevute, se abbiamo ricevuto delle velate minacce, se ci siamo fatti convincere almeno un po’ dalle favolette che qualcuno ci ha ben raccontato, dalle promesse, dalle sirene ammaliatrici, ricordiamoci sempre che se entreremo nel meccanismo del 99% di persone che si lasciano trasportare dall’omologazione ad un pensiero distorto non cambieremo mai le cose!!!Le cambieremo, invece, se entreremo a far parte di quell’1% che non si fa abbindolare, che non si fa convincere dalle promesse di un futuro facile, di un lavoro facile, di un iter facile per le nostre pratiche amministrative, di una licenza facile, di un condono facile!!!

Voglio concludere questo mio intervento, con una ulteriore riflessione:

io ho sempre creduto nei buoni esempi e ci credo ancora e faccio di tutto per essere un buon esempio per i miei figli innanzitutto, un esempio di onestà intellettuale, morale e personale soprattutto. Ci sono uomini che sono stati esempi cardine della mia giovinezza, e ancora lo sono, per la loro visione in chiave etica e morale della politica e della vita civile, della legalità e della giustizia.

Queste uomini si chiamavano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che sono stati uccisi proprio per la loro ferrea lotta alla corruzione e al malaffare. Ma ci fu un altro uomo che ha continuato la loro opera, instancabilmente, per anni dopo il 1992, iniziando un lunghissimo viaggio per le scuole e le piazze d’Italia per raccontare ai giovani chi fossero Falcone e Borsellino. Quest’uomo è il giudice Antonino Caponnetto, che ho avuto la fortuna di incontrare quando ero una ragazzina proprio in un incontro di piazza. Caponnetto donò a noi ragazzi una stupenda esortazione che io stasera voglio regalare e a tutti voi, nella speranza che abbia sui vostri cuori e sulle vostre menti l’effetto positivo che ha avuto su di me: “Rifiutate i compromessi. Siate intransigenti sui valori. Convincete chi sbaglia. Rifiutate il metodo del “saperci fare”, questo vezzo italiano della furbizia. Non chiedete mai favori o raccomandazioni. La Costituzione e le leggi vi accordano dei diritti, seppiateli esigere. Chiedeteli, esigeteli con fermezza, con dignità, senza piegare la schiena, senza abbassarvi al più forte, al più potente, al politico di turno. Dovete esigerli! Questo è un imperativo che deve sorreggere tutta la vostra vita. Abbiate sempre rispetto della vostra dignità e difendetela. E votate in modo consapevole, quando sarà il vostro momento. Votate in modo consapevole, non per ottenerne dei vantaggi, e tanto meno per fare dei favori o per ricambiare dei favori”.

Drink Pink, Vote Pink!!!

Oggi 6 maggio 2011 alle 19.00 presso il Piccolo Caffè di Viale Spinelli a San Giorgio del Sannio incontrerò le donne (e gli uomini, ovviamente) che credono nella democrazia duale come presupposto basilare per una buona amministrazione della cosa pubblica. Vi aspetto!

lunedì 2 maggio 2011

Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi...



Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
e con la faccia verso il cielo,
viaggi avventurosi
ma mi dirai "Ah, poesia!!
Non si mangia, sai, con la poesia!!"
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
e con la faccia verso il cielo,
viaggi avventurosi
pensa se la gente, invece del potere,
pensasse all'amicizia come modo per godere
E come capi indiani, magia,
si fuma per la pace
ma tu mi dirai "Poesia,
non si mangia con la poesia!!"
basta! Per me questo è un duello
devo salvar la testa perché dentro c'è il cervello!
E come un aquilone
volare via spezzando il filo...
...Lo vedi si può volare
e non smetter di pensare
animo, animo, i tempi duri passano
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
per combattere la noia e la nevrosi
e se ancora non ci credi fa come vuoi
io mi lancio verso il cielo, apro le braccia
e poi...
...Lo vedi si può volare

domenica 1 maggio 2011

Il mio (applauditissimo devo dire) intervento al comizio di stasera

Cari amici e concittadini,

avrei voluto parlarvi stasera dei temi cari a me e alla rete delle rose rosse che rappresento, come ad es. la parità di genere, necessaria per una sempre più pregnante presenza delle donne all’interno delle amministrazioni ad ogni livello.

Avrei voluto parlarvi della trasparenza amministrativa, che dovrebbe caratterizzare qualsiasi amministrazione dello stato con un puntuale rapporto di colleganza e di risposta tra amministratori e cittadini.

Avrei voluto parlarvi della necessità improcrastinabile di rendere il nostro caro paese più vivibile e soprattutto più attento a chi è meno rappresentato al suo interno, i più deboli, i bambini, gli anziani, gli animAvrei voluto parlarvi di mille altre dettagliate cose da fare nell’interesse della comunità, ma, ahimè, devo dirvi che tutti questi temi non si possono affrontare né tanto meno si può parlare di soluzioni agli annosi problemi di San Giorgio se per prima cosa non si prende di petto quello che il motivo che alla base ed è la causa del progressivo e costante degrado del nostro paese: le clientele, la mancanza di moralità, di onestà intellettuale, di trasparenza nei comportamenti che hanno caratterizzato e ancora caratterizzano gli amministratori della cosa pubblica in questo paese da oltre un ventennio.


Sono certa che mentre parlo voi starete sicuramente pensando: ma queste cose sono sempre esistite, la politica è sempre stata così…è vero, clientelismi e familismi sono da sempre stati all’ordine del giorno tra politici ed amministratori e ancora oggi ho potuto verificare, entrando nelle vostre case e intrattenendomi a parlare con voi, che chi mi aveva preceduto aveva già provveduto a ricordavi i favori ricevuti prima di lasciarvi come souvenir una bella cartolina colorata con un suggerimento per il voto!

Nella vecchia politica il ricatto, la coercizione, la violenza verbale sono sempre esistiti, è vero, ma, se non siamo noi a dare, una volta e per sempre, come recita il motto della nostra lista, una SVOLTA BUONA alla vita del nostro paese, saremo votati a restare per chissà quanti anni ancora clienti e non cittadini, incatenati ed asserviti ad un regime feudale, che si tramanda di padre in figlio e dove nessun altro può accampare diritti nella successione!

E’ giunto il momento, amici e concittadini, che tutti insieme, io, gli amici di Nuova San Giorgio e tutti voi diciamo a chiare lettere all’on. Mario Pepe che non è suo compito, visto che non è nemmeno candidato, di andare a sponsorizzare la candidatura dei suoi parenti!

E’ giunto il momento che ribelliamo a questa becera usanza, tipica di una politica che sa di muffa, di mettere in lista i medici perché sono portatori sani ognuno di almeno 1500 contatti!

Fare il medico, infatti, dovrebbe essere una missione, ed in quanto tale sarebbe auspicabile che ogni medico che decidesse di candidarsi alle elezioni abbandonasse almeno temporaneamente l’incarico di medico di base, per rispetto degli ammalati cui non potrebbe dedicare tutto il tempo a loro occorrente, invece di utilizzare per il proprio mero interesse personale gli elenchi degli assistiti! Ma questi sono argomenti che attendono la deontologia professionale ed evidentemente chi non li considera importanti e ne fa uso ad esclusivi fini personali di moralità ne ha poca!

E’ giunto il momento, infine, cari amici e concittadini, di dire senza ombra di smentita che non vogliamo più ricevere le visite di messaggeri ed araldi che invitano a votare il Claudio Ricci di turno!

E ora di rivendicare la nostra libertà di individui e di cittadini: io non sono in vendita, noi tutti non siamo in vendita!

Io credo nella politica fatta di persone libere, non asservite, mosse dalle proprie idee e non da meschini interessi personali per i quali si sacrifica la dignità al carro del potente, ed è per questo che chiedo a tutti voi di aiutarmi e sostenermi in questa vera e propria rivoluzione, nella rivoluzione che è necessaria per liberare San Giorgio da queste catene e per poter finalmente tornare a pensare e a vivere da persone libere.

Lo so, è un invito molto forte quello che vi rivolgo, ma ve lo rivolgo certa che si tratta di un passo importante che deve coinvolgerci tutti: non sarà mai quel 99% della gente omologata ad un pensiero distorto che cambierà il mondo ma quell'1% che cambia la propria vita e ne rende testimonianza agli altri!!!

Voglio solo ricordarvi che in questo 1% di singoli che ha contribuito a cambiare il mondo sono annoverate persone che vanno dal primo grande rivoluzionario della storia, Gesù Cristo, a Gandhi, ad Abramo Lincoln, a Martin Luther King, a Nelson Mandela, a Giovanni Paolo II, Lech Walesa e Michael Gorbaciov, tutte persone che da soli hanno iniziato un cammino di libertà per le proprie comunità e si sono pian piano trovati accanto migliaia e migliaia di amici, sostenitori e compagni di lotta.

Vi chiedo stasera di essere mie sostenitori e darmi il vostro consenso il 15 e 16 maggio per poter, insieme, portare a San Giorgio del Sannio la rivoluzione della normalità ovvero quello che negli ultimo vent’anni non abbiamo mai avuto: il rispetto e l’applicazione delle leggi e la trasparenza nell’amministrazione e gestione della cosa pubblica.